Crotone – Parafrasando una preghiera in onore di Edoardo VII, re d’Inghilterra, da parte di un teologo inglese, Henry Scott Holland, si potrebbe dire che “la morte è niente”. E’ come se Silvana Cristofaro si fosse “spostata nella stanza accanto”. In un’aula precisamente. La sua assenza si avverte ancora oggi a due anni dalla prematura e ingiusta morte. E’ vero, lo si dice di molti, ma in questo caso non è un semplice lamento funebre. E’ come se Silvana Cristofaro, brillante docente di Matematica dell’Istituto Professionale “Barlacchi” di Crotone, non fosse mai morta e il merito di questa presenza silenziosa è della sua famiglia e un po’ anche della Dirigente Scolastica, Prof.ssa Serafina Rita Anania che, accogliendo il dolore dei colleghi e l’amore immutato della famiglia, ha ricordato per il secondo anno consecutivo la figura di questa docente.

Giovedì 12 Gennaio alle ore 11.30 nella “Sala Verde” del “Barlacchi”, la Dirigente insieme a un’apposita commissione formata dalla vicaria prof.ssa Concetta Masi, dai docenti Amelia Pugliese, Filomena Greco, Simona Proietto e Walter Frisina hanno accolto con il solito calore l’ing. Vincenzo Lombardo, marito della defunta collega. L’ingegnere Lombardo, dall’alto della sua generosità e della sua umanità ha destinato due borse di studio per due alunne meritevoli frequentanti le classi 4ª H e 5ª H dell’indirizzo “Produzioni industriali made in Italy”, dove la prof.ssa Cristofaro svolgeva con amore e dedizione il suo servizio. Un marito che ha deciso di continuare l’opera dell’adorata moglie riservando al “Barlacchi” quello stesso amore che aveva contraddistinto Silvana verso le sue alunne e i suoi alunni. Un uomo discreto e dai modi gentili che ha proferito parole dall’alto valore simbolico e al tempo stesso lo ha fatto con uno stile sobrio e conciso.

La Dirigente, visibilmente commossa, ha avuto parole dolcissime per la prof.ssa Cristofaro, per il suo duro lavoro, per la sua pazienza, per aver preso il suo lavoro come una missione. Alla lettura delle motivazioni che sottolineavano le “elevate capacità logico-matematiche” di due splendide studentesse, Agnese Falbo e Ilona Ivanova, i presenti hanno tributato loro un lungo applauso. Un tributo che è stato poi rafforzato dalle parole dell’ingegner Lombardo che si è intrattenuto con le due studentesse al momento della consegna dei riconoscimenti. Non le ha solo gratificate ma ha dispensato parole di grande cultura quando, rivolgendosi ad Agnese Falbo, la spronava a continuare nei suoi studi e, citando Eckhart Tolle, autore del best seller “Il potere di adesso” (1999), la invitava e ci invitava ad apprezzare il presente, a viverlo e a preparare il futuro. Un monito che ha colpito i presenti e che ha illuminato l’ingegner Lombardo di una luce ancora più intensa.

Agnese ha ricordato con parole semplici la sua docente e poi, come molti avrebbero voluto fare, è scoppiata in un pianto liberatorio ed emozionante. Le sorprese, evidentemente non erano finite lì, poiché l’ingegnere leggendo ad alta voce il nome della prima classificata si è accorto che Ilona Ivanova è originaria dell’Ucraina. Una sorpresa nella sorpresa. Ci siamo domandati tutti se ciò fosse solo una coincidenza o se, parimenti, vi fosse qualcosa di artefatto per le note e tristi vicende che stanno interessando gli ucraini invasi dal subdolo vicino di casa. Guardando le eccelse valutazioni di Ilona, in Italia da soli cinque anni, si può affermare che è solo un caso e tuttavia l’ingegnere Lombardo chiosava l’incontro con l’affermazione che “nulla è banalmente casuale”. Chissà cosa avrà pensato Silvana mentre vedeva rifulgere il suo lavoro e reputava riconosciuto ciò per cui aveva sempre lavorato: il merito.